La mediocrità della televisione italiana sembra del tutto evidente in questo periodo di silenzio per i dibattiti politici. Presa al netto dei teatrini delle poltrone rimane poco altro che repliche di vecchie interviste, film all’ennesima riproposizione, filmati d’epoca con documentari tappa buchi buoni per ogni occasione.
E quindi, aldilà dell’idea stereotipata secondo cui gli italiani non siano sufficientemente informati sulle vicende del paese, esistono troppe trasmissioni che rispondono ad un’esigenza a quanto pare evidente. Che sia programma di approfondimento o varietà, non si esce fuori da
questo circolo vizioso, per cui verrebbe da chiedere agli autori italiani, davvero non esiste nient’altro che possa regalarci una seppur distratta serata televisiva?
E quindi, aldilà dell’idea stereotipata secondo cui gli italiani non siano sufficientemente informati sulle vicende del paese, esistono troppe trasmissioni che rispondono ad un’esigenza a quanto pare evidente. Che sia programma di approfondimento o varietà, non si esce fuori da
questo circolo vizioso, per cui verrebbe da chiedere agli autori italiani, davvero non esiste nient’altro che possa regalarci una seppur distratta serata televisiva?
Mi credi che seppur viva solo ed abbia pieno controllo del telecomando, finisce che la accendo pochissimo e giusto per guardare 3 cose? Zelig, Le Iene, Striscia, Griffin, Simpsons e F1 e Motomondiale (ovviamente non sempre, il tempo è sempre poco…). Non credo esista tanto altro guardabile: la Rai ha tagliato i fondi persino per Neapolis!
Ciao,
Emanuele
Io ho proprio una visione distratta, e mi accorgo che riesco a seguire pur distrattamente solo i dibattiti politici, sennò metto su un film o una serie tv.
Zelig non lo seguo più da quando fanno il puntatone serale….