Questo è il giorno in cui questo blog chiude. Nato in giorni molto diversi, è arrivato alla più naturale delle conclusioni dopo anni di inconcludente apatia. Doveva essere una scelta da fare già molto tempo fa, ma mi è terribilmente complicato chiudere le fasi della mia vita. Decidere ciò che è passato, e non voltarmi più a guardarlo. E anche se queste sono solo pagine che nessuno ha mai letto abbastanza, c’è stato un periodo in cui sono state qualcosa di importante. Mi hanno aperto una finestra sul mondo, permesso, nel loro piccolo, di conoscere persone importanti, ed espresso quello che volevo dire al piccolo mondo che mi circondava. Ma già da tempo ho capito di non avere nulla di veramente originale da scrivere, da raccontare. E adesso sono anche una persona totalmente diversa dal giorno in cui questo blog è nato. Ho smesso di credere al potere salvifico della parola. Ho smesso di pensare ad un mondo migliore e ho cominciato a capire più prosaicamente che è già abbastanza riuscire a sopravvivere. Ho perso interesse per questa politica incapace di rinnovarsi. Non ho fiducia nei miei simili. Ho capito cosa sono e cosa non posso essere. Ho capito i miei limiti e i miei talenti. Ho incontrato vittorie e sconfitte. Ho conosciuto chi ha messo apposto le mie vanità. Sono semplicemente più sano, probabilmente. Consapevole del mio posto nel mondo.
E poi c’è che Internet è diventato un posto totalmente diverso da ciò che immaginavo.
Per cui vi dico addio, e buona vita a tutti voi. Scompaio, mi inabisso, come Moby Dick.
p.s. Questo ultimo post rimarrà qui per una settimana.