
Prevedibile

Ho fatto tutti i vaccini, qualche giorno fa, nell’attesa di questa strana trasferta. Epatite A, tetano, febbre gialla, una al braccio sinistro, una al braccio destro e per finire anche una puntura d’ago alla coscia. Qualche pillola per immunizzarmi anche dal tifo, una per sera, anche se ho già dimenticato un giro, giusto ieri.
Niente effetti collaterali, se non una calma davvero strana che non mi fa correre dietro appuntamenti che non esistono.
Adesso mancherebbe la profilassi antimalarica, ma sento parlar di possibili incubi e di una febbre tosta, per cui mi si consiglia di evitarla. Non ho ancora capito però cosa potrei rischiare.
Com’è che diceva quello li? Non permettere alla lingua di oltrepassare il pensiero?
Beh, dovrebbe essere aggiornato alla pressione dei tasti sui nostri computer, di questi tempi.
Alcuni anni fa, al fine di rendere effettivamente segreto il voto, come sancito dall’art. 48 della Costituzione, il movimento Primavera Siciliana propose all’Assemblea regionale di modificare il sistema di scrutinio; tale iniziativa fu ignorata da tutte le forze politiche. Essa prevedeva: “la semplice modificazione dell’iter procedimentale, con eliminazione del decentramento delle operazioni elettorali e con spostamento del momento dell’apertura di tutte le schede elettorali, innanzi ad un unico ufficio centrale, dove devono confluire tutte le schede chiuse e non scrutinate provenienti dalle varie sezioni, in modo da assicurare l’anonimato del voto attraverso l’impossibilità di risalire dalla sezione al votante”.
Lapalissiano, no?
Chissà perchè quando l’ho beccato sabato scorso al Leoncavallo, con quella sua aria da annoiato dalla vita, non gli abbia mollato una testata.