Il Canada non lo conosco affatto

Da maniaco della geografia alle medie quando ho scoperto questo gioco è stata la fine.
Finora sono arrivato al livello 12 con IQ 116. Che fatica però!

Ellepi

Chiude uno dei negozi di dischi storici di Palermo. Me ne sono accorto sabato passeggiando per Via libertà, ed è stato un piccolo trauma. L’opera di massificazione delle nostre città continua, al suo posto probabilmente aprirà uno di Tommy Hilfiger, in grado di pagare gli affitti assurdi di cui mi ha parlato la proprietaria. Non mi stupisco più di tanto perchè è un qualcosa in atto da tempo anche nella nostra città, quello che non capisco come facciano a fiorire tutti questi negozi iper griffati in una città con disoccupazione alle stelle, precariato latente e stipendi insufficienti. L’immagine è tutto o ci si lamenta troppo?

Io sono qui

Ho provato anch’io il giochetto per capire quale partito si avvicina di più alle tue convinzioni politiche. Dovrebbe consentire agli indecisi di scegliere più facilmente.Questa cosa non posso sopportarla proprio, è assurdo il solo fatto di sentir parlare di indecisi, di gente che non ha idee politiche e si lascia influenzare cosi facilmente da una dichiarazione piuttosto che da un’altra. Dagli ultimi sondaggi si dice che siano il 25%. Preferisco credere che sia soltanto gente che non voglia esprimere pubblicamente il proprio parere.
Tornando a me sono più vicino all’Idv e al PBC (Partito del Bene Comune), ora io li voterei anche questi ultimi, se solo sapessi chi sono!!

Aggiornamento: ho provato anche il politometro di Repubblica:
http://www.kataweb.it/utility/politometro/mio_politometro.swf?avatar=6&nick=MAO&ics=12&ipsilon=6

I’m PD

Finalmente è arrivata la risposta a “Meno male che Silvio c’è“, ideata da un circolo del Pd di Milano e che sta spopolando sul web, visto che un pò tutti ne parlano.
A me ha divertito.

Aggiornamento: I Village People hanno fatto togliere il filmato che ieri ho linkato da youtube. L’ho ritrovato qui. A me era sembrata una buona idea.

Quadro futurista

E’ un momento di passaggio, quello che viviamo.
Cruciale direi. Lo è stato sicuramente ogni singolo momento, perchè fautore di scelte continue. Ma adesso tutto deve cominciare a prendere forma. Adesso le scelte su cui abbiamo proiettato il nostro impegno devono realizzarsi. Non è semplice e lo vedo. Lo vedo guardandomi in giro e non riuscendo a focalizzarvi. Guardo tutti correre in questa ricerca. Non mi accorgo del mio di movimento a causa di Einstein e della sua relatività. Se dovessi fotografare, immaginare questa scena, questo momento, vedrei solo una scia, il segno di un movimento di un attimo fa, quasi fosse un quadro futurista. Una folla che corre senza direzione nella ricerca di qualcosa che non sa neanche cosa sia. Forse solo quel centro di gravità intorno al quale far girare la propria vita. O forse proprio è il movimento ciò che cerchiamo, ciò che fa muovere i nostri muscoli e riempire di aria. C’è chi, come me, questa ricerca decide di farla in giro per l’Italia (solo per il momento?). Chi preferisce trovarla lontano da questi confini. Chi piuttosto decide di rimanere vicino casa ma forse per questo è colui che non può permettersi più degli altri di stare immobile.
La cerchiamo perchè non è più rimandabile. E questa è l’ansia che sento, l’ansia di far la scelta giusta, di voler vedere realizzati i propri progetti. Ma questi, come diceva qualcuno, vanno fatti per essere corretti, potranno essere sostituiti da altri inimmaginati fino a poco tempo fa e forse anche migliori.
Tutto può cambiare.
Ma non permettiamo che il mondo ci cambi a tal punto da rinnegare ciò in cui crediamo, ciò che ci faceva sognare fino a poco tempo fa. Non permettiamo che ci renda disillusi e senza speranza nel futuro. Se ci guardiamo intorno è forse il rischio peggiore che possiamo correre e tra i pochi che possiamo evitare.
Questo blog è nato anche per questo. Per continuare a raccontare questo movimento, questa speranza di non vedere dispersi quei sogni per i quali abbiamo vissuto.

Economia Italiana. Un confronto tra Centro Sinistra e Centro Destra

http://static.slideshare.net/swf/ssplayer2.swf?doc=economia-italiana-un-confronto-tra-csx-e-cdx-1206025051782018-2

I gabbiani

Sfogliando un vecchio diario ho trovato una poesia, ricordo quanto mi piacque a suo tempo, tanto da riportarla su quelle pagine, tanto da sentirla mia ancora oggi.

Non so
dove i gabbiani abbiano il nido,

ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
come essi l’acqua
ad acciuffare il cibo
e forse come anch’essi
amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino
è vivere
balenando in burrasca.

Il mercato cinese

Non sarà particolarmente piacevole da vedere, ma ho letto sull’Espresso le tecniche usate durante le fucilazioni dai cinesi e soprattutto quello che ne facevano degli organi dei condannati. Terribile.

Facciamo a chi la spara più grossa?

E’ ufficiale, i veri protagonisti di questa campagna elettorale sono i figli di Berlusconi. Dopo le migliaia di proposte di matrimonio dalle precarie Italiane adesso dovranno comprare pure Alitalia partecipando alla fantomatica cordata di acquisto rimasta silente finora e che adesso, magnificamente in orario sulla campagna elettorale viene annunciata da Silvio. Quello che al momento giusto la spara grossa e dice: “Ci penso io!”.
E se volete una previsione immagino già che il 14 Aprile questa cordata meravigliosamente sparirà, Silvio dirà che noi abbiamo frainteso e intanto Alitalia sarà fallita perchè persa l’ultima possibilità Francese non ci sarà nessuno disposto a comprarla!
La cosa più assurda di tutto questo è che coloro che si dichiarano liberisti sono diventati d’improvviso quasi statalisti, e viceversa!!

P.s. Come già preannunciato ha ricominciato anche con le vecchie accuse. Io lo adoro quest’uomo, è troppo prevedibile!

Torna l’Emiro

Leggo con curiosità che a Palermo stanno per tornare gli Arabi. Con fior di quattrini (per la precisione 2 mld di euro) hanno intenzione di comprare il centro della città in maniera tale da cominciare un’opera di riqualificazione. Si ritorna indietro a più di mille anni fa, ai tempi in cui gli Arabi erano padroni della Città, “Balarmuh” per loro, e che viene ancora ricordata dagli storici come tra le più floride per la nostra terra.
Un’epoca di cui forse ci rimane troppo poco a causa della distruzione fatta già delle loro opere da coloro che li sostituirono nel dominio della Città, i Normanni di Federico II di Svevia, dei barbari che si fecero meravigliare da quella cultura e dalle capacità dell’intellighenzia Araba tanto da volerli a corte, tanto da dare a loro stessi ruoli principali nella costruzione di molte opere, che cosi risentirono di quell’influsso. Basti pensare a San Giovanni degli Eremiti o alla Martorana, esempi di una mescolanza di culture ed un rispetto altrui di cui dovremmo conservare memoria ai nostri tempi. Molto di più è rimasto forse nella cultura e nei nomi dei nostri quartieri, come la Kalsa, o ancora nelle opere più nascoste, come quella meraviglia costituita dai Qanat.
Certo sono passati millenni e non si può parlare più in questi termini, ma sicuramente gli Arabi a Palermo hanno storicamente fatto e fanno meno paura rispetto a quanto raccontano le cronache in giro per il mondo.
Adesso non arriveranno più con cammelli ma a bordo di lussuosissime fuoriserie, ma allo stesso modo credo che un investimento cosi forte non può che fare bene alla nostra economia. Guardandoci intorno, non esiste una minima risorsa economica autoctona in grado di finanziare un’opera di questo tipo, viviamo di assistenzialismo statale da sempre, e quindi ritengo sia un bene che fondi esteri entrino nel nostro territorio per sistemare il nostro centro storico, abbandonato nell’epoca del boom edilizio dalla borghesia palermitana. Certo, non verranno a fare di certo beneficienza, vorranno qualcosa in cambio, ma se un pò di quello spirito e di quei soldi entrano nella nostra terra e danno una spinta in più all’imprenditoria per cosi dire di contorno, a costituire anche un semplice indotto, ciò costituirà un movimento, e questo di per sè costituisce una notizia per la Sicilia.