Io non vedo, io non sento. Ma voto!

Anche se ora tutto ha perso il senso,
adesso che molte illusioni sono state cestinate,
adesso che abbiamo capito quello che con i nostri occhi non riuscivamo a vedere,
non possiamo fare in modo che tutto ciò spenga le nostre speranze.
Speranze lontane e lacerate ma che non possiamo smettere di coltivare.

E per questo, nonostante non serva a niente, a me viene ancora il ribrezzo nel vedere il filmato mandato in onda da Exit lunedi scorso. Niente di nuovo per carità, infatti non sono tanto le immagini a far male ma la strafottenza di chi dovrebbe difendersi, adesso che ha capito che le accuse non hanno importanza, perchè ciò che conta alla fine è essere li a comandare nonostante tutto. Non saranno certo d’altronde un paio di inchieste o di moralismi a cambiare il corso della Storia già scritta nella pietra nei secoli dei secoli.
Per questo può capitare di tutto, perchè nulla cambierà ciò che il giudizio popolare ha sancito.
E così può anche succedere che trasluddando su emule ti capiti di trovare file che non puoi non scaricare. Piccoli errori quando non si ha molta dimestichezza con lo strumento e con le cartelle condivise d’altronde possono sempre capitare. E cosi ti puoi trovare tra le mani un elenco di richieste di favori all’ordine di Raffaele Lombardo. Una piccola mappa della rete di clientele attraverso le quali conquistare i milioni di voti necessari per salire sullo scranno più alto di Palazzo delle Aquile. Dalla richiesta di lavoro, all'”aiutino” per l’esame all’università, alla richiesta di un aiuto per la lista d’attesa per il trapianto di reni.
Notizie che potrebbero far crollare palazzi. Forse da un’altra parte però. Qui passano veloci come scheggie senza impensierire nessuno. Calati juncu chi passa la china.
Perchè noi, ringraziando il cielo, abbiamo altre cose di cui occuparci, e poi queste notizie le sanno i soliti quattro gatti, perchè lei poi le ha sentite al telegiornale? No? Allora fesserie sono! Senta io devo andare, che sta cominciando “un posto al sole” e non me lo posso perdere!

270 mila uomini e donne

Dal corriere.it di oggi:

“270 mila è il numero di uomini e donne che in un anno dal centro sud si spostano al nord per mancanza di lavoro. E’ come immaginare una città come Caltanissetta svuotarsi.
A fronte di 67 mila neo-laureati del Sud previsti in ingresso nel mercato del lavoro nel 2007, le imprese industriali e dei servizi del Mezzogiorno hanno espresso, nello stesso anno, una domanda di laureati pari a 12.390 unità, il 16,4% del totale.
Anche se si sommano i neolaureati richiesti dalla pubblica amministrazione e dal lavoro autonomo, si può stimare che circa la metà dei giovani che si laureano nelle regioni meridionali è di troppo rispetto alla domanda locale. Nessuna meraviglia, conclude quindi Italia Lavoro, se questi giovani cercano lavoro altrove e se il 60% dei meridionali che si laurea al Nord, vi rimane anche dopo la laurea. Per necessità, più che per scelta. “

“Ma se è così, perché questa emigrazione non fa più notizia? «Perché chi emigra —risponde D’Antoni— non ha problemi d’integrazione con la realtà del Nord: spesso è un giovane che usa Internet e parla inglese come i suoi coetanei settentrionali. Non diventa quindi un caso sociale, come negli anni Cinquanta.Quella di adesso è perciò un’emigrazione invisibile, silenziosa »”
Quali risposte da la politica a questo esodo dalle dimensioni bibliche, a quest’emoraggia continua?
Poche, per non dire nessuna, come illustra lo stesso articolo:

“Non ci sarebbe niente di male se questo fenomeno fosse indice di una società mobile, all’americana. Il fatto è che in Italia questo movimento è a senso unico, con un progressivo impoverimento del Mezzogiorno. Per combattere questo trend i vari governi hanno provato a incentivare fiscalmente le assunzioni nel Sud. Nell’ultima Finanziaria è stato inserito anche un bonus di 400 euro al mese per sei mesi per i neolaureati che svolgono stage nelle imprese del Sud che, se poi li assumono, ricevono un contributo di 3 mila euro. Il meccanismo sta funzionando, afferma D’Antoni. Ma non è solo un problema di incentivi. Paolo Sylos Labini, il grande economista morto nel 2005, che amava il Mezzogiorno, ripeteva che la questione meridionale prima ancora che economica è una questione civile. In altri termini, non è solo la domanda di lavoro qualificato che deve aumentare, ma devono migliorare anche le condizioni generali di vivibilità, dal funzionamento della pubblica amministrazione al controllo del territorio da parte dello Stato contro la criminalità. Altrimenti, in silenzio, i migliori se ne vanno.”

Quale via d’uscita allora può esserci per il nostro Sud? Sentir dire che la questione settentrionale è la priorità per la politica Italiana è quanto mai ottuso e ingiusto.
Perchè non si perdono così soltanto buona parte dei cervelli ma si perde anche la possibilità di un evoluzione culturale e sociale che si arresta per l’impossibilità di dare continuità ad un percorso di riscatto del territorio.
Per questo credo che delle risposte siano necessarie e attese dalla politica, fornendo la possibilità a chi è costretto ad emigrare di partecipare alla vita politica facilitando ad esempio l’accesso al voto e dando la possibilità anche economica alle aziende di investire al Sud.

Chi ci credeva

Un emozione leggere questa lettera in questo tempo che sembra aver perso le proprie radici migliori.

Il regime dei luoghi comuni

Vi segnalo questo bel post da Xantology:

La spazzatura a Napoli non c’è più. Sparita, volatilizzata il 14 aprile con la vittoria di Berlusconi. Sarà stato lui, presidente operaio, a pulire le strade. I tg non ne parlano più, non posso che dedurre che la città è pulita.

Piuttosto, tutti questi extracomunitari che continuano a violentare le nostre donne. Il tg2 non parla d’altro. Ci vorrebbe una bella legge che li rimandi a casa loro. E anche le ronde, ecco. Le ronde padane. Certo, è un problema quello della sicurezza, signora mia. E gli albanesi? Basta dargli una automobile in mano e come minimo ti investono i bambini. Meno male che adesso c’è la Lega. Ci pensano loro a mandarli via. Zingari e negri: chi non ha un lavoro se ne deve andare! Ha sentito? Mario ha vinto il Grande Fratello. Anche se a me mi era più simpatica quell’altra, la dottoressa. Quello, Prodi, non faceva nulla. Dormiva, e quando ero sveglio litigava con i comunisti. Sì, per fortuna che non sono più in Parlamento. Almeno adesso c’è governabilità. Finalmente Berlusconi ha una bella maggioranza. Lasciamolo lavorare, sempre sperando che non gli mettono i bastoni fra le ruote. E’ cambiato, il Cavaliere. Adesso vuole passare alla storia. Lei se lo guarda Amici? E’ una bella trasmissione, sa. E come ballano, sembrano professionisti! Speriamo che Berlusconi fa bene, per il bene dell’Italia. E che non lo perseguitano. E’ assurdo tutto questo odio della sinistra, signora mia. Che poi lui almeno è ricchissimo e siamo sicuri che non ruba. Che motivo ha di rubare con tutti i soldi che ha? Ha visto che su Raidue c’è un nuovo programma che lo fa la Simona Ventura? Che simpatica. E poi come si veste raffinata. Certo che con Prodi era aumentato tutto, c’era l’euro a mille lire. E poi ha messo un sacco di tasse nuove. Ha sentito che Berlusconi ci toglie l’ICI? Finalmente, che senso ha uno pagare per la propria casa che è un diritto? E anche il bollo auto. Che io già pago l’assicurazione ed è giusto che il bollo non lo pago. Se lo leva, vuol dire che si può levare. Berlusconi è un grande imprenditore: se non lo sa lui come gestire l’azienda Italia! Poverino, Karim. Non lo conosce? Il tronista della Maria De Filippi. Dice che un tassista lo ha aggredito. Certo, a volte essere famosi porta disgrazie. Io l’ho votato, Berlusconi, e alla Regione ho votato Lombardo, perché sono passata dal patronato e, a parte che mi hanno regalato un sacchetto della spesa che fa sempre comodo, sono stati gentili e si sono presi anche il curriculum di mio figlio, poverino, che è in mezzo alla strada. Intanto gli hanno dato 100 euro per dare i volantini davanti ai seggi. Sempre 100 euro sono. E ora aspetto che mi hanno promesso che gli trovano un posto per tre mesi. Certo, sempre precario, ma purtroppo c’è stata crisi e in questo ci colpano le sinistre. Lo sa a quanto è arrivato il petrolio? Ha fatto anche il provino per il Grande Fratello, mio figlio, ma ha avuto sfortuna. Certo che Berlusconi sta facendo quello che può, con tutta la crisi mondiale che c’è stata. Anzi, lui con le sue aziende dà un sacco di lavoro. Ho sentito che non licenzia mai nessuno. Il mio autobus, signora, la saluto.

Analisi post voto/3. La solita gattopardesca Sicilia

Giuro, un pugno nello stomaco mi avrebbe fatto meno male. Ancora sento il conato salire le mie viscere. Una reazione cosi incontrollabile cosi come risulta incomprensibile capire le ragioni di tanta ottusità.
I risultati d’altro canto parlano chiaramente:

Lombardo 65,35%
Finocchiaro 30,38%
Sonia Alfano 2,48%

Non lasciano adito a malintesi. Alle regionali come alle politiche. I Siciliani hanno scelto il vecchio sistema nel quale evidentemente riescono a mantenere i propri piccoli interessi, nel quale riescono a sguazzare allegramente. Ora è il momento di sentire argute sintesi sulle ragioni del voto, su come in Sicilia vi sia il bisogno di autonomia, di camminare da soli. Discorsi vuoti di ogni contenuto che forse possono intrattenere chi non conosce la realtà, di certo non chi vive o ha vissuto quella realtà senza stare con gli occhi chiusi. La stragrande maggioranza dei Siciliani non vota perchè crede in qualcosa, vota perchè può mangiare, e per ogni livello sociale c’è il piatto giusto.
Risulta difficile spiegare qui al Nord le ragioni di questo plebiscito verso coloro che di certo non hanno governato bene. Per farlo prendo un piccolo esempio, un paese piccolo ma che penso di conoscere molto bene. San Mauro Castelverde, piccolo borgo sulle madonie, milleecento metri sul livello del mare, al 2001 duemilacentosessantasei abitanti, di cui 2091 aventi diritto al voto. Un Paese che ha conosciuto negli anni la stessa decrescita demografica di molti paesini del sud. Un paese in cui non esiste industria e in cui l’agricoltura e la pastorizia, tranne alcune eccezioni, viene gestita secondo tecniche da inizio secolo (scorso però!). Una fragile economia che si regge grazie all’apporto sostanzioso e sostanziale dei fondi regionali destinati alla Forestale. Grazie ai quali si può lavorare anche per pochi mesi ma conseguire quel margine che consente di aver diritto al contributo per la disoccupazione. Una logica assistenzialista comune a tutta la Sicilia. Perchè un abitante di questo paese dovrebbe votare chi potenzialmente potrebbe eliminare questo stato di cose in cui si vivacchia si, ma si campa almeno! La vecchia logica dell’accontentarsi torna sempre utile.

Lista Pro Finocchiaro 20,72%
Lista Pro Lombardo 76,09%.

Che dire? Un piccolo esempio per capire la logica dominante. Applicata ad altri settori da il quadro completo della situazione. Una forza che è maggioranza e che ha maggior voce in capitolo rispetto a chi crede ad esempio ad un futuro con un economia slegata da interessi di parte, a chi vorrebbe soltanto vivere in un posto “normale”.
Per questo sono in un certo senso contento che abbia vinto la Lega e vinto Lombardo. Se fossero delle persone davvero coerenti e attuassero quello che promettono, attraverso il federalismo fiscale, si potrebbe dare la definitiva scossa a quelle coscienze che cosi coscienti non sono. Forse soltanto nel momento in cui non arrivassero più soldi dai Fondi Europei (a proposito dal 2013 si chiude pure questo rubinetto) o Statali qualcuno dovrebbe cominciare pur a lavorare. Oppure toccherebbe a tutti emigrare. A voi la scelta.
Vivere o morire. Aumentare le distanze economiche ed avvicinare quelle fisiche (il ponte sennò a che serve?).
Sentendo gli umori della gente che mi circondaho la sensazione che da lunedì scorso siamo un pò più lontani, sempre più incomprensibili e sempre più liberi del nostro destino. D’altra parte non si può aiutare chi non vuole essere aiutato.
E’ cosi che viene intaccata la speranza ogni giorno, a piccole dosi, con quelle piccole o grandi sconfitte che ci fanno guardare alla vita e al futuro con uno sguardo ogni giorno più cinico e sfiduciato.
Ps:Da leggere questo post su Rosalio con i relativi commenti.

Colonna Sonora: The Wings – Live and let die.

E con questo ho chiuso questa parentesi di tentata analisi.

Analisi post voto/2

Proseguendo in quest’analisi del voto ho letto un illuminante articolo sugli stereotipi legati alla Lega, sui motivi della loro vittoria ma soprattutto sui motivi della sconfitta della Sinistra al Nord. Esso stesso prende spunto da un libro di Riccardo Illy, l’ex governatore del Friuli, dal titolo “Così perdiamo il Nord”.
Riporto un breve stralcio:

La Lega non è che superficialmente il partito becero e xenofobo rappresentato dalle sparate di Borghezio, Calderoli, Bossi. La Lega in questi ultimi 10 anni, anche con i soldi di Berlusconi, ha investito a 1000 in formazione dei propri quadri dirigenti e sul contatto immediato con il territorio. Vi prego di ascoltare bene le parole che seguono, perché se non vivete al Nord forse quest’informazione non l’avete, ed è di capitale importanza per il nostro futuro. La Lega è un partito che ha un cuore dirigente che non si vede ma che è di altissimo livello, preparato sui temi economici e sociali, colto, capace di ascoltare Illy quando va a trovarli nella sede del loro parlamento del Nord, capace anche di concordare su alcuni punti, un gruppo dirigente moderno e vero. Ah per inciso, a parte le sceneggiate dell’acqua del Po, il parlamento del Nord pare essere un posto a grandissimo effetto comunicativo, tipo alto ufficio di rappresentanza istituzionale, perfetto. Questo gruppo preparato raccoglie e utilizza le energie dei militanti, alcuni (solo alcuni) dei quali sono tenuti sempre in stato di coinvolgimento emotivo dalle sparate xenofobe. Pensate che quando si deve parlare di istituzioni con la Lega si va da Borghezio? Sbagliato!

Siamo stati forse un pò troppo superficiali nel giudicarli?

Analisi post voto/1

Se da una parte la tentazione più plausibile al post voto sia quella di scappare via verso territori immaginifici in cui si possa palesare un minimo di riformismo e una cultura del rispetto altrui superiore, dall’altra c’è la necessità di comprendere le ragioni che possono aver condotto ad una simile disfatta.
La superficialità nei giudizi sul voto altrui e sulla degenerazione della cultura Italica è stavolta troppo a portata di mano. Ma forse sarebbe anche il caso di fare un pò di autocritica.
La sensazione che ne ho è di una Sinistra che non riesce a comunicare con una larga fetta degli Italiani perchè è diventata una sinistra da salotto, che prova piacere nel farsi fotografare ad una festa modaiola o nel dimostrarsi amico del regista tal dei tali, una sinistra da pullover di cashmere, forse anche preparata politicamente per rispondere alle esigenze economico-politiche, ma terribilmente con la puzza sotto al naso. Si creano diecimila piazze online in cui discutere di tutti i possibili risvolti polemici di ogni singolo avvenimento, piazze in cui ci si incontra tra persone con le idee alla fine molto simili ma che non riescono a venire a contatto con chi la pensa diversamente. E poi parliamoci chiaramente, la stragrande maggioranza degli Italiani non ha ne accesso ad Internet ne la voglia di stare a discutere davanti al proprio pc di politica, non ha idea di cosa sia il Web, figuriamoci il web 2.0! La discussione diventa cosi sicuramente occasione di crescita personale, scuola di formazione, ma forse anche puro esercizio accademico.
Intanto le sezioni di partito si chiudono, non si fa politica sul territorio ed ecco servito il risultato di cui ci stupiamo in questi giorni.

Mi spoglio

Questo blog si libera da oggi di tutti i banner elettorali. Inizia una nuova fase.

Ed intanto a tre mesi dalla nascita raggiungo quota 1000. Addirittura!

Epidemia depressiva post elettorale

Per chi ne ha bisogno, ecco alcuni consigli per elaborare al meglio la sconfitta:

Allarme salute: epidemia di depressione elettorale.

Segnali di solidarietà

Arrivano segnali di solidarietà dal mondo! 🙂Oggi non ho avuto molto tempo per scrivere, ho passato la serata a raccontare di mafia e scoutismo a Palermo agli scout di Parma. Bella serata, ottima possibilità per far conoscere qui una realtà nota troppo poco e troppo stereotipata. Spero di aver abbattuto qualche convinzione e aver mosso qualche pensiero sull’argomento.