Nel proprio recinto

La solita disputa tra vecchio e conservatore al nuovo, un pò arrogante e di successo.
Non so chi ha ragione, ma chi, come Giovanni Allevi, riesce a raggiungere il maggior numero di persone avvicinando quella che alcuni definiscono “cultura alta” alla gente meriterebbe un plauso, invece delle critiche che sanno tanto di puzza sotto il naso ed invidia.
Qualche tempo fa lessi di come fu accolto Beethoveen al suo debutto. Un gran fracasso criticato dagli intellettuali dell’epoca. Magari Allevi non sarà Beethoven, ma magari un pò di spocchia in meno farebbe bene a molti che adesso lo criticano.

La classifica 2008

Ho notato che nella blogosfera esiste una tradizione ben rodata negli ultimi giorni dell’anno.
E’ quella delle classifiche. Non ho molta affinità con questa tipologia di post per difficoltà oggettive nel mettere ordine tra le cianfrusaglie di un intero anno e di una vita intera.

Si genera troppa confusione nella mia mente quando mi viene chiesto il film, la canzone, l’album, il libro preferito. Per me sono tutti nel calderone che scoperchiando riscopro di volta in volta. Soltanto quando rialzo il coperchio scopro quanto ognuno di essi mi abbia dato emozione in quel singolo momento. Soltanto quando rivedo uno spezzone di quel film capisco quello che mi aveva trasmesso.
E’ legata questa cosa senz’altro al disordine che mi caratterizza.
Cercando di colmare queste lacune sono andato a vedere, guardando le varie classifiche di lastfm quali sono stati gli album più ascoltati di quest’intero anno ed usciti più o meno in questo periodo. Almeno basandomi su dati oggettivi eviterò di dimenticare qualcosa.

1. Vantage Point, dEUS.
Uno dei concerti più belli dell”estate e un disco stupendo.
2. Into the wild, Eddie Vedder.
Il suono delle terre estreme, del sapore della libertà dalla voce di Eddie. Intenso come non avveniva da tanto.
3. Forth, The Verve.
Un ritorno all’altezza delle aspettative.
4. Safari, Jovanotti.
Dall’adolescenza ad oggi al mio fianco. “Safari” canzone dell’estate e “Dove ho visto te” la più bella.
5. Viva la vida and death all friends, Coldplay.
6. Trouble in dreams, Destroyer.
Una delle scoperta più interessanti dell’anno.
7. Da Solo, Vinicio Capossela.
“Il paradiso dei calzini” ha accompagnato quest’autunno. Con il suo disco forse più malinconico.
8. Lifeline, Ben Harper.
9. An ordinary man, The Niro.
Sarà che la sua voce mi ricorda Jeff Buckley?
10. Feed the animals. Girl Tank.
Un intelligente follia.

Un camion carico carico di sms natalizi

Non mi sono sbizzarrito più di tanto quest’anno negli auguri di Natale. Avrei dovuti farli a molte persone ma in realtà mi sono stancato degli assurdi sms che arrivano in questi giorni.
Preferirei piuttosto sentirle durante l’anno o passare anche solo una serata insieme quando possibile piuttosto che leggere un sms spedito a tutta la rubrica.
Ma, probabilmente ho perso la mia vena poetica in 160 caratteri, e per questo l’invidia mi gioca brutti scherzi.
Per questo proverò a rifarmi elencando qui giù un pò di frasi che vorrei aver scritto io e che ho trovato su questo sito.

1. “La befana a volte tarda perchè ormai è vecchia e sorda ma a coloro che son buoni lascia sempre molti doni tra le ceneri e il carbone ecco a te un gran bacione”
2.” Per questo Natale vorrei regalarti tutto e niente: qualunque cosa che ti possa rendere felice e niente che ti faccia soffrire. Felicissimi auguri di buone feste.”
3.”A cinque anni il mio desiderio era che babbo natale mi portasse il regalo ora che sono grande il mio unico desiderio e di averti con me la notte di natale per guardare il cielo”+
4.”Una slitta sta correndo tra le stelle del firmamento,il babbo scende dal camino e ti lascia un ricordino, guarda bene è speciale i miei Auguri di un Buon Natale!”
5.”Cammina lieve su di un bianco tappeto di neve…Gesu’ Bambino pian pianino entra nel tuo cuore cancella tutte le pene e lo colma d’amore…BUON NATALE”

Un grande 2009

Scrivevo qualche giorno fa di avere un sogno. Qui invece ho letto una lista dei titoli dei giornali che anch’io vorrei leggere nel 2009!

La domotica del pensiero

Alla domotica avevo pensato nella fase in cui ero alla ricerca di un nuovo sbocco professionale, ed attraverso poi quell’idea sono poi arrivato a ciò che adesso faccio a tempo pieno. Intanto avevo capito che ancora i tempi non erano maturi per uno sviluppo commerciale di questo campo, visti i costi ancora troppo elevati e le difficoltà tecnologiche da superare. E’ rimasta la passione per questo campo e la possibilità, del tutto casuale, di finire per vivere in una casa in cui un progetto di questo tipo è stato realizzato, grazie alla semplice passione della persona che prima li viveva (praticamente il mio A.d.) . Magari in futuro qualcosa riuscirò a fare anch’io in questo campo. Per il momento va benissimo occuparmi già di automazione.
Intanto però fa piacere sapere come la ricerca va avanti e l’Italia, a dispetto di tagli continui, dimostra di avere nicchie di eccellenza invidiabili.
Come leggo in questo articolo in cui si parla addirittura di una “casa telepatica”, capace cioè di trasformare gli impulsi cerebrali in comandi del dispositivo d’automazione. Le prospettive future di questi progetti lasciano prevedere una vita migliore per tutti coloro che sono impossibilitati nei movimenti.

da Repubblica.it

Buon natale!

Non vi dico cosa significa viaggiare in treno da nord a sud con quattro ore di ritardo. Intanto mi godrò la notte della vigilia e poi magari ne riparliamo tra un paio di giorni.
Buon Natale a tutti!

A notti i natali

A notti di Natali
nascìu u bomminietru,
e nascìu menzu l’armali
menzu un voi e nu sciccarietru

Poesia natalizia della tradizione orale di San Mauro Castelverde

Direzione casa

Non mi resta che raccogliere un pò di roba, ficcarla in valigia e poi, domani, saltare sul treno.

Cambieremo. Domani no, dopo domani forse…

Anche se al 70% di quelli che passano da qui fregherà poco per sopraggiunta stanchezza o per apatia su questi argomenti, venerdi c’è stata l’assemblea della direzione nazionale del PD, nata per mettere ordine e per restituire un pò di spinta dopo il caos delle ultime settimane. A parte la solita retorica del cambiamento, che non si capisce poi chi dovrebbe attuare, nulla è cambiato realmente.

Il solito Luca Sofri però sul suo blog ne ha fatto una ben lucida analisi.

Il modello sicurezza Siciliano

Spero si tratti di un brutto scherzo quello di cui si parla in questo articolo sull’Espresso:

“Ronde modello Sicilia” di Marco Guzzetti
Il governo regionale Siciliano, per nome di Raffaele Lombardo, si sta quindi muovendo per vedere consegnati i pieni poteri in maniera di sicurezza nell’Isola.
Nell’articolo si legge come il piano sia stia cercando di perseguire grazie all’aiuto di un certo numero di ex componenti dell’arma, tra cui il comandante Pappalardo, e che si fa forza sulla base di una norma dello statuto Siciliano che cosi recita nell’articolo 31:

“Al mantenimento dell’ordine pubblico provvede il presidente della Regione a mezzo della polizia dello Stato, la quale nella regione dipende disciplinarmente, per l’impiego e l’utilizzazione, dal governo regionale. Il presidente della Regione può chiedere l’impiego delle forze armate dello Stato”

Pensate a tutto ciò che questo potrebbe comportare. E tremate.