Alla domotica avevo pensato nella fase in cui ero alla ricerca di un nuovo sbocco professionale, ed attraverso poi quell’idea sono poi arrivato a ciò che adesso faccio a tempo pieno. Intanto avevo capito che ancora i tempi non erano maturi per uno sviluppo commerciale di questo campo, visti i costi ancora troppo elevati e le difficoltà tecnologiche da superare. E’ rimasta la passione per questo campo e la possibilità, del tutto casuale, di finire per vivere in una casa in cui un progetto di questo tipo è stato realizzato, grazie alla semplice passione della persona che prima li viveva (praticamente il mio A.d.) . Magari in futuro qualcosa riuscirò a fare anch’io in questo campo. Per il momento va benissimo occuparmi già di automazione.
Intanto però fa piacere sapere come la ricerca va avanti e l’Italia, a dispetto di tagli continui, dimostra di avere nicchie di eccellenza invidiabili.
Come leggo in questo articolo in cui si parla addirittura di una “casa telepatica”, capace cioè di trasformare gli impulsi cerebrali in comandi del dispositivo d’automazione. Le prospettive future di questi progetti lasciano prevedere una vita migliore per tutti coloro che sono impossibilitati nei movimenti.
Intanto però fa piacere sapere come la ricerca va avanti e l’Italia, a dispetto di tagli continui, dimostra di avere nicchie di eccellenza invidiabili.
Come leggo in questo articolo in cui si parla addirittura di una “casa telepatica”, capace cioè di trasformare gli impulsi cerebrali in comandi del dispositivo d’automazione. Le prospettive future di questi progetti lasciano prevedere una vita migliore per tutti coloro che sono impossibilitati nei movimenti.