I Palermitani hanno voltato le spalle al mare, si dice. Basta guardare ai suoi colli, così punteggiati da migliaia di case, e pensare, di contrasto, all’idea che ad oggi l’unica spiaggia cittadina sia Mondello, dall’altra parte di Monte Pellegrino, separata nettamente dalla città dal Parco della Favorita. Non è sempre stato così, e basterebbe guardare immagini precedenti alla seconda guerra, per rendersi conto come il mare entrasse nella città, giungesse a pochi metri da Porta Felice, e come le spiagge di Romagnolo ed Acqua dei Corsari fossero popolate dai palermitani, magari i più poveri, che in quel mare trovavano ristoro dalle fatiche di ogni giorno.
Poi, la guerra, i bombardamenti, i detriti buttati in mare, e la città che ha messo terra tra lei e il mare.
Del resto, quando durante le ricreazioni delle superiori, ci spingevamo verso il mare di Romagnolo, di tanto in tanto ci chiedevamo come mai quelle spiagge fossero dimenticate da Dio e luogo buono soltanto per gettare rifiuti. Guardavamo, passando velocemente, ai tempi, la zona del Foro Italico frequentate da baraccopoli e giostre, ed ignoravamo totalmente l’esistenza di un passato diverso. Gli anni, fortunatamente, hanno portato ad un recupero di alcune zone, e con esso al desiderio di volgere lo sguardo al mare, come avviene in qualsiasi altra città del mediterraneo.
A farmi venire certi pensieri, in questa giornata passata in casa a sedare la febbre, sono stati certi spezzoni di un documentario, dal didascalico nome Marenegato, dal quale sono stato effettivamente rapito.
Marenegato – volevo solo fare un tuffo from marenegato on Vimeo.
Un progetto per raccontare qual’era Palermo e qual’era il suo rapporto con il mare, le mutazioni e le storie che, inevitabilmente, sarebbero andate perdute. Come l’avventura dell’Acquario di Palermo, e del suo creatore Eliodoro Catalano, l’uomo pesce, come definito nelle cronache dell’epoca, e la sua storia della cernia voluttuosa e morta ubriaca, ma felice, o ancora dell’Acquasanta e delle sue sorgenti di acqua miracolose che arrivavano fino in mare, e dove la regina Carolina d’Austria veniva a ristorarsi.
L’uomo pesce from marenegato on Vimeo.
se non ci fossi