Sei tu che guardi fisso verso lui, dopo aver aspettato il suo ingresso sul palco timido di questa intima sala. Imbraccia la sua chitarra e intona le sue note, mentre le parole dei suoi testi sembri conoscere per intero.
La sala non ha più posto, ma è lui che guarda te, per un momento, in uno sguardo complice che ripercorre all’indietro trascorsi sottointesi, anche solo per te.
Vedo il tuo sguardo illuminarsi con gocce di lacrime che restituiscono una luce nuova. Ti guardo nell’incanto con cui sei rapita dal tuo incantatore di parole, emozionata dai suoi sguardi rapidi verso te.
Ti guardo, divertito dal tuo trasporto, consapevole che è un gioco divertente quello che concesso dall’altra parte del palco. Un gioco privato, un gioco invidiabile.
La foto, via Pixel