Perchè rispondere?

C’è forse da interrogarsi per il silenzio perdurante di S.B. a proposito delle famose dieci domande poste da Repubblica?
Io credo di no. Dal suo punto di vista è praticamente inutile alimentare la discussione quando sa benissimo che la memoria del popolo è fragile, volatile, spazzata via dalla successiva domanda e polemica.
Io appartengo poi a quella categoria di persone che pensa che i fatti degli ultimi giorni non spostino un solo voto.
Oramai chi si doveva chiarire le idee su chi fosse realmente il cav., ha avuto il tempo per farlo. Chi non l’ha fatto probabilmente guarda con invidia i suoi atteggiamenti, e prova sincera ammirazione.
Oppure ha attuato un meccanismo di autodifesa, che poi si estende a tutta la politica, e che fa storcere il naso quando semplicemente quest’argomento fa parte di una qualunque discussione.
Il meccanismo è la rimozione, ed è quello attuato dalla maggior parte degli Italiani. Onesti, sicuramente. Probabilmente anche qualunquisti. Ma comunque stanchi.
E’ la maggioranza, silenziosa, che nessuno sa più recuperare.
A cui, e con cui, risulta persino difficile, spiegare, distinguere, ragionare. Perchè la prima risposta che ti daranno sarà la solita litania che recita che nulla cambierà mai perchè tutti sono indistintamente, uguali.

P.s. Per chi se li è perse, due chicche degli ultimi giorni. L’incredibile Studio Aperto che assolve Berlusconi nel caso Mills, e la deputata del Pdl a Ballarò a cui arrivano in diretta le risposte da dare sul suo telefonino. Ah, no, è un blackberry!

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