Curioso notare che la reazione più comune, almeno tra la gente che ho incontrato negli ultimi due giorni, dopo la scarcerazione di Karl Ratz sia quella di fastidio.
Non verso quella che poteva passare per la lapidazione di piazza di un innocente. Piuttosto per il clamore che si sta dando alla sua scarcerazione e alla sua frequentazione dei salotti televisivi (gli stessi per i quali pochi giorni era un mostro). L’opinione comune è che non si tratti comunque di uno stinco di santo da beatificare, quanto piuttosto di un piccolo delinquente che comunque avrà altre colpe da espiare.
Dimenticando o ignorando totalmente che di colpe non se ne trovano.