La notte che aspettiamo

Sarà una lunga notte. Molte speranze verranno alimentate o bruciate da qui a domani mattina.

Ho preferito non parlarne fino ad oggi e non mi tradirò neanche ora, ma i toni troppo entusiastici mi portano ad essere scaramantico. “Non dire gatto se non l’hai nel sacco” diceva un profeta.
Comunque vada avremmo molto da imparare da questa campagna elettorale in Italia, dove le primarie fanno troppa paura per praticarle fino in fondo.
Su McCain e Obama non avrebbe puntato nessuno due anni fa.
Io seguirò finchè potrò stanotte ma preferirò essere sveglio domani di buon mattino, quando i primi risultati saranno chiari.

Per una volta preferirò ai sogni d’oro un risveglio splendente.

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