Anche da noi, ormai è chiaro, la vita privata è strettamente legata alla vita politica dei nostri governanti, entrati a pieno titolo nelle cronache di “Novella Duemila”, trasformando lentamente tutti noi in elettori-spettatori di un nuovo reality.
E’ un andazzo comune ovunque oramai e, per quanto spesso ci possiamo trovare a celebrare le altre democrazie occidentali, altrove si toccano punte forse più disdicevoli.
E’ un andazzo comune ovunque oramai e, per quanto spesso ci possiamo trovare a celebrare le altre democrazie occidentali, altrove si toccano punte forse più disdicevoli.
da un articolo di Mario Calabresi, Repubblica.it.
“La politica americana ha bisogno di mettere tutto sul palcoscenico, niente viene risparmiato, neanche i bambini, come hanno insegnato Michelle e Barack Obama che hanno trasformato le figlie in due attrici consumate.
Ma ieri sera sul palco e in tribuna per tutta la sera c’era anche Trig, che ha poco più di quattro mesi e che, come ha raccontato mamma Sarah [ndr. Sarah Palin, la candidata vicepresidente dei Repubblicani], è affetto dalla sindrome di Down ed è nato perché lei ha rifiutato l’aborto. Quando la governatrice lo ha citato il padre senza battere ciglio lo ha sollevato, poi gli ha alzato il braccio per salutare la platea. Lui inconsapevole ha continuato a dormire. “