Confesso di essere diventato un Google-dipendente.
Già ho manifestato tempo addietro il mio apprezzamento per tale realtà che in pochi anni ha stravolto il mondo di Internet. 10 anni oggi per l’esattezza.
Ormai svolgo molte delle mie attività giornaliere utilizzando programmi creati dalle menti dei suoi sviluppatori, e trovando geniali molte delle loro trovate.
Praticamente con me sta riuscendo pian piano a realizzare quello che è il suo sogno, monopolizzare totalmente il rapporto di ogni utente non solo con la rete ma con lo stesso notebook.
Del resto non passa giorno in cui non appare una
novità in quest’universo, pochi giorni fa è stato lanciato il suo primo cellulare, Android, un paio di settimane fa il suo browser, Chrome, e cosi via ad un ritmo esaltante per ogni appassionato dell’argomento.
Ancora queste ultime invenzioni non mi hanno conquistato ma, volendo fare ordine, utilizzo:
–Google, come motore di ricerca, naturalmente;
Ormai svolgo molte delle mie attività giornaliere utilizzando programmi creati dalle menti dei suoi sviluppatori, e trovando geniali molte delle loro trovate.
Praticamente con me sta riuscendo pian piano a realizzare quello che è il suo sogno, monopolizzare totalmente il rapporto di ogni utente non solo con la rete ma con lo stesso notebook.
Del resto non passa giorno in cui non appare una
novità in quest’universo, pochi giorni fa è stato lanciato il suo primo cellulare, Android, un paio di settimane fa il suo browser, Chrome, e cosi via ad un ritmo esaltante per ogni appassionato dell’argomento.
Ancora queste ultime invenzioni non mi hanno conquistato ma, volendo fare ordine, utilizzo:
–Google, come motore di ricerca, naturalmente;
-prima iGoogle e poi Google reader per controllare i blog per me più interessanti;
–Google Calendar per gli appuntamenti, sfruttando cosi la possibilità di ricevere anche un sms o un pop-up sul Pc per ricordare cosa devo fare (i neuroni mi stanno lasciando, bye bye!);
–Google Documenti, per gestire alcune applicazioni di excel e word, in particolare quelle a cui voglio sempre essere accessibile, ovunque sono, senza preoccuparmi di aggiornare continuare la key. O per gestire dei fogli condivisi con altri utenti, applicazione utilizzata con successo per gestire il foglio del campionato di fantacalcio, e attraverso il quale tutti, anche contemporaneamente, possono aggiornare i fogli;
–Gmail per gestire la posta elettronica, e non solo;
–Picasa per gestire le foto;
–Gmail per gestire la posta elettronica, e non solo;
–Picasa per gestire le foto;
–Blogger per gestire questo blog;
e poi potrei elencare praticamente ancora una decina, ognuna delle quali subisce spesso aggiornamenti e novità (molte ancora sono in versione beta, sfruttando anche in questo modo gli utenti e i loro feedback per migliorare ogni applicazione. Come dire, un altro colpo di genio, sfruttare i propri difetti per migliorarsi. Tralaltro un’ottima lezione di vita, direi).
Su Google si potrebbe raccontare molto, per molti equivale a ciò che Gutenberg è stato per la stampa, opinione che non posso che condividere pensando a come abbia stravolto le nostre vite.
Ciò che rende vincente è la filosofia di questa grande società, l’essere veramente moderna e capace, dopo l’invenzione del miglior motore di ricerca, di cavalcare il progresso e di farsene promotore sotto molti punti di vista, anche attraverso tante attività parallele come quelle raccontate nel video che ho pubblicato tempo fa o come l’idea lanciata oggi, piccole e grandi idee che ci fanno rendere Google e il suo mondo spesso sulle nostre corde, nonostante si tratti sempre di un’azienda quotata in borsa.
Vi lascio consigliandovi la lettura quest’articolo da Scene digitali, il blog di Zambardino su Repubblica.it, e con una citazione da questo.
“Noi lavoriamo e lo facciamo sul computer attraverso un browser. Poi abbiamo bisogno di informarci, e molti di noi lo fanno attraverso il web. Sul web si sposta sempre di più l’energia e il denaro dell’industria pubblicitaria che cerca nell’esperienza dell’uomo-utilizzatore della rete la chiave per raggiungere fette di pubblico nuovo, che la tv o i giornali non permettono di toccare o raggiungono male.”
Allora qual’è l’obiettivo di Google? “L’obiettivo? Catturare tutto il tempo di vita degli utenti, tutta l’attenzione che oggi si disperde tra un giornale e il computer, tra la radio e il computer, e all’interno della rete, tra una ricerca su Google e un programma microsoft per guardare i risultati della ricerca stessa.” P.s. Oggi ho scoperto una nuova funzionalità su Google Reader che da domani credo di sfruttare sul blog, abbandonando la sezione degli articoli condivisi, che credo non abbia avuto molto successo.
Ciò che rende vincente è la filosofia di questa grande società, l’essere veramente moderna e capace, dopo l’invenzione del miglior motore di ricerca, di cavalcare il progresso e di farsene promotore sotto molti punti di vista, anche attraverso tante attività parallele come quelle raccontate nel video che ho pubblicato tempo fa o come l’idea lanciata oggi, piccole e grandi idee che ci fanno rendere Google e il suo mondo spesso sulle nostre corde, nonostante si tratti sempre di un’azienda quotata in borsa.
Vi lascio consigliandovi la lettura quest’articolo da Scene digitali, il blog di Zambardino su Repubblica.it, e con una citazione da questo.
“Noi lavoriamo e lo facciamo sul computer attraverso un browser. Poi abbiamo bisogno di informarci, e molti di noi lo fanno attraverso il web. Sul web si sposta sempre di più l’energia e il denaro dell’industria pubblicitaria che cerca nell’esperienza dell’uomo-utilizzatore della rete la chiave per raggiungere fette di pubblico nuovo, che la tv o i giornali non permettono di toccare o raggiungono male.”
Allora qual’è l’obiettivo di Google? “L’obiettivo? Catturare tutto il tempo di vita degli utenti, tutta l’attenzione che oggi si disperde tra un giornale e il computer, tra la radio e il computer, e all’interno della rete, tra una ricerca su Google e un programma microsoft per guardare i risultati della ricerca stessa.” P.s. Oggi ho scoperto una nuova funzionalità su Google Reader che da domani credo di sfruttare sul blog, abbandonando la sezione degli articoli condivisi, che credo non abbia avuto molto successo.
Ciao Mauro condivido pienamente quello che hai scritto, talmente tanto che con Google Documents riesco praticamente a gestire un’intera (piccola) azienda.
Alla prox,
Pietro.