Sono tante le domande che affiorano da un libro intenso come “L’eleganza del Riccio”, un libro che abbandono a malincuore. Nonostante all’inizio lo trovassi presuntuoso nell’ostentare le riflessioni filosofiche e l’elevatezza culturale dello scrittore e cosi riuscissi a scorrere lentamente le pagine, alla fine mi sono trovato a divorare le ultime duecento pagine in pochi giorni.
Un condominio della Parigi più abbiente, le vite dei suoi inquilini e tra di esse due anime gemelle, una portinaia silenziosa e composta nel suo ruolo ed una malinconica, triste, sagace e geniale bimba di dodici anni, con due segreti ad animarle e a legarle casualmente, un giorno.
Un elogio continuo alla bellezza, ecco cosa sono le pagine di questo libro. Alla ricerca della bellezza più nascosta.
“Stasera, ripensandoci, con il cuore e lo stomaco in subbuglio, mi dico che forse la vita è cosi: molta disperazione, ma anche qualche istante di bellezza dove il tempo non è più lo stesso. E’ come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo, un sempre nel mai.”