Il calcio si sa, è cosa effimera.
Ma ricordo dieci anni fa, quando aspettavamo che il Palermo salisse in serie A come se fosse un traguardo irraggiungibile, dal quale potesse partire una sorta di rinascita della città, che in quel momento stava vivendo qualche fermento positivo. E quindi sono contento, anche adesso che seguo il calcio da più lontano, annoiato delle pay tv e dei soliti commenti a margine delle partite.
Per questo sabato sono andato a riguardarmi le vecchie foto, sgranate, fatte con una macchina digitale in prestito, e ho recuperato persino una grossolana presentazione in powerpoint che odora di ingenuità e genuità, ma attraverso la quale recupero il senso di quei sorrisi spiritati di una città che fino ad allora non avevo visto condividere una gioia così immotivata.
La presentazione è adesso su slideshare e peccato che abbia perso la colonna sonora, con l’inno d’annata di Alamia e Sperandeo.