L’Istituto Luce è in onda

Se fosse davvero come si racconta, le case sono li per tutti, sarebbe una festa davvero.
Certo però, a guardar bene ciò che trapela da alcune fonti dell’informazione, la situazione è lontana dall’essere rose e fiori.
Però stupisce il modo in cui viene messa in scena l’efficienza dello stato, e del governo.
In prima serata, sulla rete ammiraglia della Rai, dal giornalista che crea meno problemi, spostando di una settimana la partenza di programmi d’approfondimento come Ballarò e Matrix.
Ha tutta l’aria di una celebrazione, e Franceschini ha fatto bene a non partecipare a questa pagliacciata.
E’ un modo forse per rispondere agli scandali di questi ultimi mesi, alle battaglie tra direttori, ai colpi bassi all’interno della stessa alleanza, con qualcuno che vuol dimostrarsi pensante, non allineato al pensiero unico imperante. Alla stessa Chiesa che rifiuta certi modi e certe leggi di questo governo.
E’ il modo per poter tornare a dire che comunque il popolo, gli elettori non pensanti, la maggioranza, è ancora dalla sua parte.
Tutto questo però ha un vago sapore di già sentito, sessant’anni fa. Di telegiornale d’epoca, di Giornale Luce, che interrompeva la proiezione dei film nei cinema, per raccontare le grandi gesta di un regime eccellente.

E con questo non voglio mica dire che adesso ci sia un regime in Italia, chè i regimi sono ben altra cosa. Però queste analogie mi preoccupano.

http://www.youtube.com/get_player

Idoli e giornalisti

Spesso mi ritrovo a controbattere, nelle mie critiche ai vari Travaglio, Grillo e compagnia cantante, con un pò di gente.
La mia, non è una critica alle persone o nelle loro parole, che spesso mi trovo a condividere. Ma hai modi, e alla formazione di quegli idoli, possessori della verità, che ascoltiamo un pò ciecamente. Senza distingure le loro migliori dissertazioni da quelle un pò confuse, arruffate, per non dire manipolate.
E poi oggi eccoti questo video, in cui una mente intelligente spiega proprio ciò che voglio dire.

La creazione di idoli ottenebra la mente.
E’ una vera e propria lezione, da applausi.

Primo post da un iPhone

Sto cercando di capire quanto può essere comodo scrivere i miei post da un iPhone. Per inciso dal nuovo Apple store di Carugate, quello dove sabato la gente si accalcava manco fosse. Mica male. Avrò un nuovo passatempo in pausa pranzo, adesso.

Franza o Spagna, purchè se magna

Se qualcuno se la fosse persa, dovrebbe andarsi a prendere l’intervista rilasciata al tg5 da Clemente Mastella, intorno al 6′.
Segna il ritorno in campo del democristiano più incallito, dell’opportunista senza remore.
Lui morto a sinistra, risorto a destra.
Risorto, in termini cristiani, dopo essere stato perseguitato ingiustamente, per via della sua fede, come capita a tanti cattolici, a suo dire.
Una vittima, che accetta la sua sorte per aspettare tempi migliori.
E che già si schiera con i promotori del partito del Sud, entrando nella questione federalista, e dichiarandosi a favore di una divisione dell’Italia.
E’ un piatto molto ambito, in questo periodo

Milano

Ogni tanto Milano si rende meno stomachevole del solito,
anzi si fa scoprire in pomeriggi perfetti.

Roba da non crederci

“Provo una forma di sconosciuto piacere nel riprendere in mano formule e dimostrazioni infinite”

Che modo astruso e ampolloso per definire il piacere che ho riprovato nel riprendere il gusto per le dimostrazioni matematiche, in questi giorni.
Il lavoro d’ufficio ha di solito ben poco a che vedere con ciò di cui all’università ti sei riempito la testa, cosi concentrato sulla pratica, e per il quale a pochi veramente importa cosa ci sia dietro.
Per cui quando mi è stato assegnato un compito cosi ben piantato sulla teoria, non pensavo di esserne di nuovo in grado, di aver perso la stoffa.
Eppure, in pochi giorni, ricercando paper in rete, mi sono ritrovato di nuovo in mezzo a dimostrazioni, a formule, come non mi accadeva da tempo, e non mi è parso vero trovare un certo piacere, una sorta di rilassato stato dei sensi, nel riprovare a ricostruire il senso di quelle dimostrazioni, nel giungere al cosi volevasi dimostrare.

Roba che se me l’avessero detto quando preparavo gli esami…roba da nerd insomma.

Mandami in villa una Escort di 25 anni

Vabbene che per lui l’elettore medio ha un età mentale di quattro anni (Berlusconi 2007), e probabilmente in questa intuizione dimostra la sua genialità.
Ma giocare sull’omofobia italica, e su ogni altra forma di pensiero da basso ventre per giustificare i propri comportamenti, secondo la regola che nessuno è senza peccato, pensando cosi di ribaltare la situazione è quanto di più offensivo un cittadino italiano non riceva da almeno sessant’anni.
E allora continuiamo a far vignette e a prenderlo in giro, sperando, desiderando, che si sbagli.
E vi consiglio, poi, una lettura a questo post di Vittorio Zambardino.

Sconclusionando Settembre

Ecco quello che mi manca per tornare a scrivere con continuità è una posizione più adeguata, che metta ordine tra le mie sgangherate posizioni.
E nonostante Materazzi trovi il tempo per querelarlo, Coliandro comincia a piacermi quanto l’idiozia di un Jack Black qualunque, fuori dalle pose da ispettore Callaghan, da uomo con l’ego sparato, che poi si perde nel nulla delle sue corse in macchina e delle birre scolate a fiumi.
Nel frattempo, inevitabilmente, ci si perde nei suoi occhi, in cui tutti possono incontrare cio che non sono mai stati, ciò che in quell’istante potrebbero diventare. E da quel momento non possono più farne a meno.