“Parlava ad alta voce – avevano cenato con una bottiglia di prosecco -, e Omar temeva che Arden sentisse. “Non credo che Arden abbia cambiato idea per merito mio”, disse.
“Sciocchezze! Non sottovaluti il suo charme”.
Omar non disse niente, e nel buio arrosì. Sentì la presa sul braccio farsi più stretta. “Una volta ne avevo anch’io di charme” disse Adam. “Per quanto ora possa sembrare strano. Ma lo charme si guasta con l’età, come il formaggio – o la bellezza. Almeno, per me è stato così. Alcuni riescono a conservare l’uno o l’altra, o raramente entrambi. Ma a che prezzo: sacrifici, privazioni, astinenze. Ed è un tantino patetico finire vecchi, belli e charmant: è indice di spreco, o quanto meno di un uso indebito delle risorse. Io, invece, le ho esaurite in modo approssimativo. Lo charme e la bellezza sono preziosi da giovani; da vecchi, c’è ben poco che possano comprare. Per questo non m’importa d’esser vecchio e brutto: mi sembra congruo”.
Solo per il desiderio che le opere siano lette da tutti. Dieci euro è il prezzo giusto, ed è giù di li che ho trovato dopo due anni d’attesa questo titolo. La tentazione di cedere era già stata comunque tanta. Non ricordo com’è nato l’interesse, forse il titolo o una recensione ben fatta, e non è neanche importante.
E’ una storia piccola, sette personaggi appena, divisi tra il Texas e l’Uruguay, dove si svolge quasi completamente la storia.
Omar, giovane dottorando in letteratura, ha bisogno dell’autorizzazione per pubblicare il libro di uno scrittore quasi sconosciuto, autore di un solo libro.
La famiglia dello scrittore vive in un angolo del mondo, in Uruguay appunto, quasi irraggiungibile.
La moglie dello scrittore, la figlia, e la ex moglie in una casa. A poche centinaia di metri, in un mulino restaurato, il fratello con il suo giovane amante thailandese. L’atmosfera tediosa delle loro vite, viene deflagrata dall’arrivo dell’inconsapevole e insicuro Omar, tanto da rompere vecchi silenzi, tante parole non dette, che travolgono le vite di ognuno dei protagonisti.
E’ l’interrogativo dei percorsi, delle scelte che segnano la vita dei personaggi a far da protagonista alla storia. Tema, universale. E nonostante ciò la storia non è irresistibile, molto cinematografica, ma non irresistibile.
Quello che mi ha conquistato però delle pagine lette è la scrittura, e i dialoghi costruiti da James Cameron. Puliti, intelligenti, perfetti. Quanto basta per consigliarvelo.