Due storie personali molto distanti si intrecciano in questa giornata della memoria.
Il 9 Maggio 1978 non era un giorno come tanti. L’Italia, che viveva l’attesa e l’ansia per la sorte di Aldo Moro fu risvegliata nel peggiore dei modi possibili.
A quei tempi non ero neanche nato quindi la mia idea è nata leggendo molto e guardando qualche film sull’argomento. Quale idea. Aldo Moro fu ucciso il giorno del possibile compromesso storico tra Pc e Dc, quella possibile sintesi tra due mondi lontani in un momento in cui ogni forma di estremismo stava dilaniando il nostro paese. Un percorso che poteva dare fastidio a molti. Il Vaticano firmò secondo molti la sua condanna a morte non volendo in alcun modo trattare e trascinando con se molti dei rappresentanti della Democrazia Cristiana. A sinistra questa possibile unione veniva vista come una forma di tradimento degli ideali laici della tradizione comunista, e non solo. Quel rapimento dettato da chissà quali motivi fece in realtà comodo a molti.
La realtà poi non è sicuramente nota a noi che possiamo vivere solo di ipotesi, ma molti dei protagonisti di quei giorni sono ancora seduti in Parlamento e tacciono miseramente (vedi Andreotti e Cossiga).
A me quel percorso invece sembra estremamente avanti nei tempi. Berlinguer intravide le crepe di quell’ideologia, Moro comprese che molte ragioni della sinistra erano anche ragioni condivisibili da un movimento politico cattolico. Intravidero il crollo del muro e la sconfitta delle ideologie. Compresero quello che il Partito Democratico a mio parere vuol costruire e per questo credo che quei due uomini possano rappresentare dei padri putativi di questo movimento, che da essi deve prendere spunto per trovare il coraggio di ripartire in un percorso giusto e coerente con la storia di questo paese.
Il 9 Maggio 1978 non era un giorno come tanti. L’Italia, che viveva l’attesa e l’ansia per la sorte di Aldo Moro fu risvegliata nel peggiore dei modi possibili.
A quei tempi non ero neanche nato quindi la mia idea è nata leggendo molto e guardando qualche film sull’argomento. Quale idea. Aldo Moro fu ucciso il giorno del possibile compromesso storico tra Pc e Dc, quella possibile sintesi tra due mondi lontani in un momento in cui ogni forma di estremismo stava dilaniando il nostro paese. Un percorso che poteva dare fastidio a molti. Il Vaticano firmò secondo molti la sua condanna a morte non volendo in alcun modo trattare e trascinando con se molti dei rappresentanti della Democrazia Cristiana. A sinistra questa possibile unione veniva vista come una forma di tradimento degli ideali laici della tradizione comunista, e non solo. Quel rapimento dettato da chissà quali motivi fece in realtà comodo a molti.
La realtà poi non è sicuramente nota a noi che possiamo vivere solo di ipotesi, ma molti dei protagonisti di quei giorni sono ancora seduti in Parlamento e tacciono miseramente (vedi Andreotti e Cossiga).
A me quel percorso invece sembra estremamente avanti nei tempi. Berlinguer intravide le crepe di quell’ideologia, Moro comprese che molte ragioni della sinistra erano anche ragioni condivisibili da un movimento politico cattolico. Intravidero il crollo del muro e la sconfitta delle ideologie. Compresero quello che il Partito Democratico a mio parere vuol costruire e per questo credo che quei due uomini possano rappresentare dei padri putativi di questo movimento, che da essi deve prendere spunto per trovare il coraggio di ripartire in un percorso giusto e coerente con la storia di questo paese.