Roma, 28/09/2011
Fuori dalle stazioni c’è un’intera città, i taxi che si svuotano, gli amori che si salutano, i venditori ambulanti che si riposano sulle panchine, le zingare con i loro bambini infasciati tra le braccia. Tutto si racchiude in quell’isolato che eleva a potenza gli incroci possibili.
Ed io resto a guardare, in attesa del prossimo treno, tra quei passaggi, gli incroci perduti, quelli mai arrivati.
Bello leggere “28 Novembre 2011” quando mancano 2 mesi ancora.
Ciao,
Emanuele
Ecco a cosa servono gli editor.