Confesso che sconoscevo questa parola fino a pochi giorni fa. Mi ricordava qualcosa di vagamente sudamericano, qualcosa legato a chissà quale civiltà perduta.
Macchè, sono totalmente fuori strada.
Avete presente quando provate ad entrare su qualche pagina protetta di un sito e vi compare quella parola distorta che dovete riscrivere? Quello non è altro che un captcha, che risulta essere un acronimo di “test di Turing pubblico e completamente automatico per distinguere computer e umani”.
Viene usato per permettere al computer di distinguere se colui che scrive è un uomo o è un computer che vuole accedere a delle pagine protette inserendo magari virus.
Ogni giorno in questo modo vengono impiegate (secondo
In pratica si forniscono ai siti che usano i captcha dei brani di testo che uno scanner ha estratto da un documento da digitalizzare e che il computer non è in grado di trascrivere esattamente: cosi quando si capita su quei siti e si decifra un captcha, la risposta contribuisce all’archiviazione per i posteri della conoscenza universale.
Direi geniale!!
Spunti dall’ Internazionale del 10 gennaio 2008.