Ho visto venerdi sera “Il Divo”, il film su Andreotti. Mi sembra persino strano che un film del genere possa essere stato prodotto e che abbia un simile successo. Non so bene che giudizio dare, alla fin fine non racconta nulla di nuovo rispetto a quanto si vocifera su questo mefistofelico personaggio della politica Italiana, però fa un certo effetto vedere il tutto raccontato in poco meno di due ore con la cifra grottesta data dal regista. Forse l’unico modo per raccontarlo, con una scelta delle musiche divertentissima (grande la scena del bacio Riina-Andreotti e della visione in tv del concerto di Renato Zero che canta “I migliori anni della nostra vita”).
Ma ciò che più interroga alla fine del film è la psicologia del personaggio, pervarso dal crudele pensiero che per fare il bene si debba perseguire il male. E per questo si finisca per compartecipare ai più grandi misteri irrisolti d’Italia, finire processato per mafia e perseguitato dal fantasma di Moro.
Rimane un film da vedere soprattutto per questo.
Ma ciò che più interroga alla fine del film è la psicologia del personaggio, pervarso dal crudele pensiero che per fare il bene si debba perseguire il male. E per questo si finisca per compartecipare ai più grandi misteri irrisolti d’Italia, finire processato per mafia e perseguitato dal fantasma di Moro.
Rimane un film da vedere soprattutto per questo.
Alcune delle sue frasi più famose:
“A pensar male del prossimo si fa peccato, ma ci si indovina”
“Ho la coscienza di essere di statura media, ma se mi giro attorno non vedo giganti”
“Le sentenze dei giudici non si discutono, si appellano”
“Non ho mai creduto che si possano dividere gli uomini in due categorie, angeli e diavoli. Siamo tutti medi peccatori”
“A parte le guerre puniche mi hanno attribuito veramente tutto”