Greta Thunberg mi parla

E mi dice che devo trovare un antidoto alla mia disillusione.

È soltanto che a guardare il mondo con sguardo laterale sono finito a guardare tutti di sbieco. Non è un bel vivere, lo ammetto.

3 commenti su “Greta Thunberg mi parla”

  1. Io sono molto entusiasta del movimento che s’è creato. Al contempo, anch’io, dentro me, ho l’impressione che tra 20 giorni ci risveglieremo tutti come se anche “questa” sia passata. Tutti di nuovo seduti nelle nostre auto, col riscaldamento acceso anche quando magari basta il giubotto, un po’ di musica e via.
    Di marce ne abbiamo fatte tante, sia io che te. Tutto cambia per 15 minuti, poi viene riassorbito e svanisce.

    Riusciremo a guarire da questa disillusione?

    Credo che desistere sia sbagliato, provarci, incaponirsi sia importante e per questo rimango entusiasta di Greta e del suo tentativo.

    Ciao,
    Emanuele

  2. A me l’ottimismo di Greta esalta. Al contempo anch’io credo che tra venti giorni ci risveglieremo tutti nelle nostre routine, si salirà in macchina, riscaldamento acceso anche se magari basta il giubotto, radio che va e via… altri pensieri.

    Di marce, da giovani, ne abbiam fatte tante sia io che te. Il mondo non è cambiato.

    Nonostante ciò credo sia importante non arrendersi. Credo che sebbene non sia una marcia a ribaltare la situazione, certamente rallenta “il disastro”: fosse anche un bicchiere di plastica consumato in meno a testa, sarebbero già milioni di bicchieri risparmiati.

    Ecco. Io credo che queste giornate facciano questo. Rallentano. Ti sembra poco?

    Ciao,
    Emanuele

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