We used to wait

Dichiaratamente non li ho ancora apprezzati al punto giusto, per cui qualche giorno fa ho voluto visitare il loro sito così da ascoltare qualcosa dai vecchi album.
Mi sono trovato invece a cliccare su un video, scoprendone la geniale intuizione.
Un ragazzo, sulle note dell’ultimo singolo degli Arcade Fire, corre per le vie della mia città, fuori dal balcone di casa mia, e sembra quasi di vederlo scorrere accanto alla tua macchina posteggiata sul marciapiede. I popup continuano ad aprirsi rivelando uccelli in volo e alberi che sbucano dall’asfalto.
In questo visionario uso di Google Street mi è sembrato di vedere un pezzo di futuro, come quando ascoltavi l’ultimo disco dei Radiohead e ti davi di colpo uno scossone più in là.
Ho provato a vedere ciò che accadeva per le strade della casa palermitana per poi confrontarle con la paciosità delle campagne brianzole.
L’effetto è questo qui.
Poche ore dopo il Post, puntuale come al solito, ne raccontava i dettagli.
p.s. Guardarlo richiede che installiate Google Chrome. Da quel momento non ho smesso di usarlo. Mi sembra di una pulizia invidiabile.

4 commenti su “We used to wait”

  1. Si, ma ho usato un pò Safari per WinXP e non mi ha entusiasmato più di tanto.
    Sei sicuro che sull'iphone funzioni con tutti quei popup che si aprono?
    mmm…
    stamattina ho provato e non ce l'ho fatta…lentissimo.
    Sono rimasto con il dubbio.

  2. Beh lentissimo sicuro… già impiega tanto a caricarsi su un processore di un pc, però dovrebbe andare anche li visto che Safari per iOS supporta l'HTML5. Comunque concordo con te, sotto Windows Safari non mi piace (e neanche iTunes). La Apple i software li scrive bene solo per i propri ambienti imho. Gli altri sono porting necessari per non perdere mercato.
    Ciao,
    Emanuele

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