Anche i centri commerciali, a volte, chiudono

L’estate non esiste.
L’ho scoperto stasera.
Si, Milano è quasi vuota, tanto da trovar parcheggio ai Navigli in pochi minuti. Tanto da potersi perdere per vicoli della città per cercare l’unico concerto decente ora che il programma, qui, è desolante.
Tanto da perdersi realmente fino a finire alla Scala, non so ancora bene come, non trovare il concerto, passeggiare per una galleria in cui i tavolini sono occupati solo da vacanzieri russi, trovare il tempo per assistere ad un possibile “aggaddo” in un bar, con promesse di reciproche coltellate e suonanti, e volanti, schiaffoni.
Ma, come dicevo l’estate non esiste, quando puoi sentir bisogno di calzoni lunghi.
Quando tra le lacune dei programmi anche in provincia decidi di andare al cinema. Solo per vedere il film con gli attori più bravi. In cui scopri che il migliore è Ken, per una volta capace di rubare la scena persino a Barbie.
Quando ti trovi in un centro commerciale una sera di luglio e trovi un pienone tra i negozi anche alle dieci di sera.
Ma non alle 00:23, quando persino loro chiudono e puoi persino salire sull’aeroplano delle giostre.
No, non è estate, almeno fino a mercoledì.
Anche perchè le notizie alla tv, accesa al rientro a casa, raccontano che i talk show
stanno tornando di corsa, adesso che stanno tornando a schierare i cannoni.

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