Mi sono chiesto per chi sarebbe possibile qualcosa del genere, e perchè mai mi fosse sfuggito qualcosa che agli altri era incredibilmente chiara.
Eppure ricordo ancora le immagini del suo concerto a Mosca, o ovunque si muovesse. Ricordo il delirio, ma forse ero troppo piccolo allora per comprendere davvero.
E poi di colpo ricordo il crack. Scomparso, scomparsa la sua musica, masticata dalla cronaca delle sue follie e delle sue pericolose manie.
Era rimasto da allora il dubbio di sempre tra le sue faccie della stessa medaglia, come se tra vittima e carnefice possa esserci differenza.
Erano le spalle ad essere non abbastanza grandi per sorreggere il peso del successo. Che lo aveva triturato dai tempi dei Jackson 5, e che aveva sapientemente sfruttato fino a portarlo sulla vetta del mondo. Dove non si trova poi nessuno, forse soltanto Peter Pan e quel mondo di fantasia da cui è uscito su una barella in diretta tv.
p.s. Allora, Marco?
Ero tentato dal dare un titolo in stile Spinoza, ma adesso non era più tempo per le battute idiote. Che anch’io ho fatto dopo la melassa di venerdi di tutti i fan, o presunti tali.
Infatti, indipendentemente dai gusti musicali di ognuno di noi, è stata un'icona del secolo scorso. Quando vendi 750 milioni di album su 6 miliardi di persone in pratica rimarrai già nella storia. In questo caso nella storia della musica del "tardo '900".
Ciao,
Emanuele