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Non sono stato via.
I luoghi sono gli stessi, la compagnia diversa.
Non sono stato solo un attimo in questa settimana, già da venerdi scorsa con Silvia e poi da lunedi col fratello.
Settimana dispendiosa, penso di aver recuperato un pò di energia soltanto oggi pomeriggio.
Una settimana diversa,a cui non sono abituato. Sebbene viva con due pregevoli coinquilini con cui condivido molte ore, la mia vita qui si svolge su binari solitamente solitari. Abituato com’ero a vivere in una normale famiglia del sud, in cui la solitudine è qualcosa di bandito, è stato un grande sconvolgimento per gli abiti che da sempre vestivo. Difficile riempire gli spazi lasciati vuoti dalla famiglia, dalle amicizie e trovare il modo di colmare quel vuoto con nuovi rapporti. Soprattutto se nel mio girovagare di quest’anni ti trovi a fare e disfare intimità nel giro d’un anno.
Oramai però mi sono quasi abituato. Forse troppo, e mi viene difficile a volte tornare a vivere in simbiosi con qualcun’altro. Anche se ciò succede nelle brevi vacanze a casa, è tutto troppo diverso dalla vita d’ogni giorno, qui.
E cosi , quando sono qui con i miei saltuari ospiti, stravolgo nuovamente le mie abitudini. E come se tornassi indietro di un paio d’anni in una dimensione però parallela in cui sono messo a vivere. Riprendo a camminare in due, pensare in due, mangiare in due, organizzarmi per due. Ed è comunque decisamente meglio. Anche se oramai non potrei più rinunciare ai miei momenti di silenzio.

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