La famosa nevicata del gennaio 2009

Diventerà un memorabile momento di cui si parlerà nei decenni a venire, come per la famosa nevicata del 1985, probabilmente.
All’arrivo alla stazione di Milano la città sapeva di ovattato. Poca gente in giro e un silenzio anomalo.
Una tragedia raggiungere casa. La macchina non poteva restare in stazione per tutti questi giorni, ma contavo di trovare un autobus o anche un taxi che dalla stazione della metro mi portasse a casa. Nulla, il deserto. Alla faccia dei servizi del benemerito Nord. Sono dovuto tornare alla stazione di Cascina Gobba per trovare un misero taxi. Un taxi poi fuori servizio e li soltanto perchè stava raccogliendo il suo parentame in arrivo dalla Sardegna. Devo ringraziare pure la buona sorte nonostante i maledetti prezzi che applicano.
E stamane?
Bloccato a casa, intorno sembra di essere intorno al Petito Moreno senza tracce di scioglimento. Ho provato a spalare una parte dei cinquanta centimetri di neve, ma dopo un’ora non ho fatto altro che creare un corridoio.

Anche se solo riuscissi a spalare il camminamento per far uscire dal letargo la macchinina, la strada su cui dovrei immettermi è totalmente imbiancata senza speranza di vedere uno spalaneve.
Ho chiamato a lavoro e sono in ufficio soltanto in tre. Con poche speranze di poter uscire stasera.
Utilizzerò la giornata per un rientro dolce alla normalità dopo questi quindici giorni di vacanza. Ho da sistemare un pò di regali, e spazzare casa da capo a piede.
Guarderò la neve calare fuori dalla finestra sperando almento di vederne diminuire l’intensità, per poi tornare a spalare.
A’ bella Milano!

3 commenti su “La famosa nevicata del gennaio 2009”

  1. weh, te ghet viist alura cum’el fioca in lumbardia in st’aan!? robe da maat! comunque tiruum inaans…ben turnat, mauriin! e bon dumilaenoof!
    en basiin

    traduzione

    oh, hai visto come nevica in lombardia quest’anno? cose da matti! cmq tiriamo avanti..ben tornato, maurino! e buon 2009!
    un bacino

  2. vabbeh, sono stata clemente..
    cmq sì, sono arrivata a collecchio, ma al ritorno c’ho messo 2 ore! e un sacco (e ‘na sporta) d’imprecazioni

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