Qualcuno ha voglia di acqua limpida?

Il gioco di ruolo delle elezioni si è svolto anche questa settimana. Sebbene pochi se ne siano accorti anche provinciali e comunali un pò in tutta la Sicilia hanno dato il loro verdetto. Nessuna novità era attesa e cosi, per non tradire futili speranze, tutto andato secondo il programma prestabilito.
Cosi come in ogni gioco di ruolo non si prevede un cambio delle vesti ci si guarda bene da cambiare i rigidi dogmi del mondo elettorale siciliano. I feudi d’altronde si devono alimentare e ogni occasione è buona per alimentare promesse. Ragionando in questi termini mi risulta persino più semplice comprendere il motivo per cui la prossima finanziaria, nella logica del risparmio, l’eliminazione delle province non comprenda nel computo quella di Palermo.

Se è vero, come del resto credo, che esse sono inutili in quanto il loro ruolo può essere ben ripartito tra comune e regione, visti i compiti marginali a cui si dedicano, permettendo d’altro canto un risparmio notevole di denaro pubblico, qual’è il motivo per cui si intendono come aree metropolitane Firenze o Bari, e non Palermo?

Tornando ai risultati attesi mi viene da ripensare ad uno spezzone del film su Malcom X, rivisto lunedi sulla 7.
Quando Malcom discutendo con il suo padre spirituale, Elijah Muhammad, apprende un’insegnamento. Elijah parlando della condizione dei Neri d’America e della loro accondiscenza alla posizione a cui erano relegati rispetto ai bianchi, fa vedere un bicchiere di acqua sporca. Se nella vita tu hai bevuto soltanto acqua sporca pensi che sia la più buona che possa esistere al mondo. E lo continuerà a credere fin quando nessuno verrà a mostrarti che esiste anche un acqua limpida.
E in Sicilia per quanto ancora in così tanti godranno a bere acqua torbida?

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